Glossario

FONTI
(con riferimento a singole espressioni): 

  1. “Glossario termini gestione qualità”, Servizio qualità e sicurezza dei pazienti, EOC

  2. Thomeczek C, Bock W, Conen D, Ekkernkamp A, Everz D, Fischer G, Gerlach F, Gibis B, Gramsch E, Jonitz G, Klakow-Frank R, Oesingmann U, Schirmer HD, Smentkowski U, Ziegler M, Ollenschläger G. Das Glossar Patientensicherheit. Ein Beitrag zur Definitionsbestimmung und zum Verständnis der Thematik "Patientensicherheit" und "Fehler in der Medizin". Gesundheitswesen 2004;66(12):833-40.

A

Analisi delle barriere

Metodo strutturato per correlare gli eventi alle insufficienze del sistema. Esso studia le barriere che possono prevenire o ridurre un evento indesiderato.

Analisi reattiva

Studio a posteriori degli eventi avversi, mirato ad individuare le cause che hanno permesso il loro verificarsi.

Approccio sistemico

L’approccio alla gestione della qualità ed alla gestione del rischio prevede una visione sistemica, che prende in considerazione tutte le componenti dell’organizzazione sanitaria.

Esso parte dal presupposto che l’organizzazione sanitaria è un sistema complesso e adattativo, in cui interagiscono un insieme di elementi interdipendenti (persone, processi, attrezzature) per raggiungere un obiettivo comune.

Appropriatezza

Misura della capacità di fornire - al livello di assistenza più idoneo - un intervento efficace per uno specifico soggetto (paziente) nel rispetto delle sue preferenze individuali e dei suoi valori culturali e sociali. È utile distinguere tra appropriatezza clinica, intesa come la capacità di fornire l’intervento più efficace date le caratteristiche e le aspettative di un determinato paziente e appropriatezza organizzativa, intesa come capacità di scegliere il livello assistenziale più idoneo all’erogazione delle cure.

Azione correttiva (AC)

Azione intrapresa per eliminare le cause di non conformità, difetti o altre situazioni indesiderate evidenziati/rilevati.

Azione non sicura (Unsafe act)

Sono azioni o omissioni al di fuori di indicazioni o procedure, che aumentano il rischio di lesioni, errori o esiti avversi.

Azione preventiva (AP)

Azione intrapresa per eliminare le cause di potenziali non conformità, difetti o altre situazioni indesiderate, al fine di prevenirne il verificarsi.

 

C

Causa

Fattore antecedente necessario e sufficiente per il determinarsi di un evento, effetto, risultato o esito.

Causa radice

È la causa più basilare che può essere ragionevolmente identificata ed è in potere del management controllare (Paradies, Busch, 1988). Si tratta, in particolare, di un difetto in un processo la cui eliminazione previene l’accadimento di uno specifico evento avverso.

Circolo di qualità (o Team di qualità)

Gruppo di medici interdisciplinare che si occupa della discussione / analisi delle problematiche (non conformità, eventi avversi, near miss) evidenziate e dell'individuazione delle eventuali azioni correttive / di miglioramento da mettere in atto.

CIRS [Critical Incident Reporting System]

Critical Incident Reporting System è la segnalazione di casi relativi a eventi indesiderati, eventi avversi, near miss (quasi incidenti), incidenti e incidenti critici. Più casi vengono registrati, maggiore è la possibilità di individuare i punti deboli del sistema e di eliminarli con misure adeguate. Se si riducono i "near miss", si causano meno danni reali.

Vedasi anche errori attivi, errori latenti.

Concausa

Fattore antecedente, necessario ma non sufficiente, per il determinarsi di un evento, effetto, risultato o esito. Le concause possono essere preesistenti, simultanee o sopravvenute rispetto all’evento che viene analizzato.

Consenso informato

Processo con cui il paziente o chi lo rappresenta sulla base delle informazioni ricevute rispetto ai rischi e benefici che derivano dal sottoporsi o meno ad un atto medico, fornisce il suo consenso all’esecuzione delle stesse.

Per garantire il “consenso informato” gli operatori debbono fornire le sufficienti informazioni sul trattamento proposto e le alternative possibili per permettere al paziente di esercitare autonomamente e consapevolmente la scelta, che deve essere documentata.

Criticità

Si intende, in ambito organizzativo, quella caratteristica di qualsiasi elemento dell’organizzazione che dipende da un lato dalla sua importanza (grado di disfunzione organizzativa che potrebbe essere provocato dalla mancanza o inadeguatezza di quell’elemento) e dall’altro dalla sua problematicità (grado di difficoltà che si incontra per ottenere, mantenere o migliorare l’elemento in questione).

Cultura dell’apprendimento

Necessità di conoscere gli errori commessi, gli eventi avversi o potenziali e di considerarli quale fonte di apprendimento per evitare il loro ripetersi. La cultura dell’apprendimento si contrappone alla cultura della colpevolizzazione.

Cultura della responsabilità

La cultura della responsabilità è fondata su una distinzione chiara e condivisa fra ciò che può essere considerato un comportamento accettabile e non accettabile. Richiede che le organizzazioni creino un clima di fiducia in cui le persone si sentano corresponsabili nel garantire la sicurezza dei pazienti e forniscano informazioni essenziali ad essa correlate.

Una “cultura della responsabilità” riconosce che il singolo professionista non deve essere ritenuto responsabile per difetti del sistema, su cui non ha controllo, ma non ammette comportamenti coscientemente imprudenti, rischio per i pazienti o gravemente scorretti.

Cultura della sicurezza

Impegno per la sicurezza che coinvolge tutti i livelli di un’organizzazione, dalla direzione ai collaboratori in prima linea.

Modello integrato di comportamenti individuali ed organizzativi basato su convinzioni e valori condivisi volto a promuovere la sicurezza dei pazienti.

I fondamenti sono:

• conoscenza dei rischi delle attività

• ambiente che favorisca la segnalazione degli errori da parte degli operatori, senza timore di biasimo e punizioni

• collaborazione a tutti i livelli, per cercare soluzioni alle vulnerabilità

• impegno dell’interna organizzazione, a partire dalla direzione, ad investire risorse nella sicurezza.

D

Danno

Insulto, alterazione, temporanea o permanente, arrecata ad un bene protetto (vita, salute) o ad un diritto (lesioni personali, danneggiamento o perdita di beni materiali, violazione riservatezza, ecc.).

Diagramma causa effetto (Ishikawa)

Rappresentazione grafica che consente di evidenziare il grado di importanza delle varie cause che determinano un problema. Una volta individuate le varie cause relative ad un determinato effetto, esse vengono analizzate successivamente come effetti di altre cause, sino ad ottenere uno schema dettagliato sufficiente per inquadrare il problema.

Il diagramma causa-effetto è detto anche diagramma di Ishikawa o diagramma a lisca di pesce (a causa della sua particolare configurazione). Esso è utilizzato come rappresentazione sintetica delle cause di un problema oppure come strumento per l’individuazione delle cause stesse e quindi delle soluzioni del problema. In questo secondo caso esso è definito durante delle discussioni di gruppo.

 

E

Educazione al rischio

L'educazione al rischio (detta anche educazione all'intervento o all'autodeterminazione) riguarda la definizione dell’ambito in cui l'intervento medico è coperto dal consenso informato del paziente. In caso contrario, l'intervento medico è considerato un danno fisico illecito, con la conseguenza che il medico è responsabile di tutti i danni causati dall'intervento - compresi quelli causati da lege artis.

Vedi anche Consenso informato, informazioni sulla sicurezza.

Empowerment

Processo con cui il paziente viene aiutato ad acquisire consapevolezza circa la propria salute e ad assumerne piena responsabilità, mediante la partecipazione al piano di cura, condividendo le decisioni che lo riguardano e, conseguentemente, adottando comportamenti coerenti.

Errori attivi (active error)

Con il termine errori attivi sono descritte le azioni non sicure o omissioni effettuate da coloro che sono nelle interfacce estreme del sistema organizzativo e pertanto hanno immediate conseguenze avverse. Questi atti non sicuri sono influenzati dai fattori contribuenti, quali lo stress, l’inadeguato addestramento o gli elevati carichi di lavoro, che producono effetti negati sulle performance aziendali.

Si tratta degli errori più facilmente individuabili in quanto hanno conseguenze immediate.

Gli "errori attivi" si verificano a livello del professionista (ad es. la somministrazione di una dose errata di farmaco) e sono più facili da misurare perché sono limitati nel tempo e nello spazio.

Errore d’attenzione o di percezione (slip): errore nell’esecuzione di una sequenza di azioni dovuto ad un deficit di attenzione o percezione.

Errore di commissione

Errore che si verifica come risultato di un’azione che non doveva essere eseguita.

Errore di esecuzione

Fallimento degli obiettivi prefissati a causa di una errata esecuzione di azioni, adeguatamente pianificate. Spesso accadono nell’esecuzione automatica di compiti di routine.

Errore di giudizio (mistake)

Incorre nella formulazione di un giudizio, si manifesta nei processi inferenziali coinvolti nella analisi di un problema, nella selezione di un obiettivo o nell’esplicitazione dei mezzi per raggiungerlo. Può essere dovuto a scelta di regole errate o a conoscenze inadeguate.

Errore di memoria (lapse)

Errore dovuto a deficit di memoria.

Errore di omissione

Mancata esecuzione di un’azione che doveva essere eseguita.

Errore di terapia (medication error)

Ogni evento indesiderabile, non intenzionale, prevenibile che può causare o portare ad un uso inappropriato del farmaco o ad un pericolo per il paziente.

Gli errori di terapia possono essere rappresentati da:

  • errori di prescrizione: riguardano sia la decisione di prescrivere un farmaco sia la scrittura della prescrizione
  • errori di trascrizione/interpretazione: riguardano l’errata comprensione di parte o della totalità della prescrizione

  • medica e/o delle abbreviazioni e/o di scrittura
  • errori di allestimento/preparazione: avvengono nella fase di preparazione o di manipolazione di un farmaco prima della somministrazione (esempio: diluizione non corretta, mescolanza di farmaci incompatibili), può accadere sia quando il farmaco è preparato dagli operatori sanitari sia quando è preparato dal paziente.
  • errori di distribuzione: avvengono nella fase di distribuzione del farmaco, quando questo è distribuito dalla farmacia alle unità operative o ai pazienti
  • errori di somministrazione: avvengono nella fase di somministrazione della terapia, da parte degli operatori sanitari o di altre persone di assistenza, o quando il farmaco viene assunto autonomamente dal paziente stesso.

Errori latenti (latent failure)

Sono condizioni presenti nel sistema determinate da azioni o decisioni manageriali, da norme e modalità organizzative e quindi correlate ad attività compiute in tempi e spazi lontani rispetto al luogo reale dell’incidente. Un errore può restare latente nel sistema anche per lungo tempo e diventare evidente solo quando si combina con altri fattori in grado di rompere le difese del sistema stesso.

Esito (outcome)

Modificazione delle condizioni di salute come prodotto degli interventi sanitari erogati.

Evento avverso (EA)(Adverse event)

Evento inatteso, correlato al processo assistenziale e che comporta un danno al paziente, non intenzionale e indesiderabile.

Gli eventi avversi possono essere prevenibili o non prevenibili.

Un evento avverso può essere causato o meno da un errore, in caso di assenza di errore viene chiamato “evento avverso non prevenibile”, mentre nel caso in cui esso può essere attribuito ad un errore, è denominato “evento avverso prevenibile”.

Evento avverso da farmaco (Adverse drug event)

Qualsiasi evento indesiderato che si verifica durante una terapia farmacologica, per effetto dell’uso o del non uso di un farmaco, ma non strettamente correlato all’azione del farmaco stesso.

Gli eventi avversi da farmaco comprendono: eventi avversi da farmaco prevenibili, ovvero causati da un errore in terapia ed eventi avversi da farmaco non prevenibili, che avvengono nonostante l’uso appropriato, definiti come “reazioni avverse da farmaco”.

Evento critico (critical incident)

Con il termine evento critico si descrive ogni accadimento che poteva condurre ad un danno non intenzionale e/o non necessario nei riguardi del paziente oppure che avrebbe potuto aumentare in modo notevole la possibilità di danno.

Evento sentinella (ES)(Sentinel event)

Evento inatteso di particolare gravità, potenzialmente indicativo di un serio malfunzionamento del sistema che, se riferito alla salute, comporta il decesso o una grave invalidità permanente (esempio: perdita di un organo o della sua funzione). L’accadimento di un evento di questo tipo determina solitamente una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del servizio sanitario.

Evidenza

Dati e informazioni utilizzati per assumere delle decisioni. L’evidenza può derivare dalla ricerca in letteratura, dall’esperienza, da dati e valutazioni. L’evidenza è usata sistematicamente per esprimere opinioni e per assumere decisioni.

Evidenza oggettiva

Informazione la cui veridicità può essere dimostrata sulla base di fatti acquisiti a seguito di osservazioni, misurazioni, prove o altri nessi.

 

F

Fallimento attivo (Active failure)

Per "fallimento attivo" si intendono atti od omissioni non sicuri da parte di persone le cui azioni possono avere conseguenze immediate e indesiderate - piloti, chirurghi, infermieri, ecc. Il termine include in inglese:

- Sviste o omissioni di azione ("slip") come il prelievo con la siringa sbagliata

- fallimenti cognitivi ("drop-out") come errori di memoria ed errori dovuti all'ignoranza o a un errato giudizio della situazione

- "non conformità" - deviazioni da procedure, misure o standard sicuri.

Contrariamente agli errori, che sono causati principalmente da problemi di memorizzazione delle informazioni (dimenticanza, disattenzione, ecc.), i fallimenti sono più spesso associate a difficoltà di motivazione. Tra questi vi sono una scarsa etica del lavoro, la mancanza di modelli esemplari da parte del personale dirigente e, in generale, una cattiva gestione.

Fallimento delle difese / controllo (Failed control/defence)

Il venir meno della capacità dei dispositivi o delle procedure di controllo o delle barriere di protezione.

Fattori contribuenti (Contributory factors)

Sono quei fattori che influenzano la performance di individui le cui azioni hanno effetto sull’erogazione di un’assistenza sicura ed efficace per i pazienti, determinando un problema assistenziale (PA).

I fattori contribuenti comprendono:

  • caratteristiche del paziente

  • fattori legati al compito

  • fattori individuali

  • fattori legati al team di lavoro

  • fattori legati all’ambiente di lavoro

  • fattori gestionali ed organizzativi

  • fattori legati al contesto istituzionale

 

G

Gravità

Misura del danno conseguente ad un evento avverso effettuata sulla base di scale predefinite.

 

I

Incidente (Accident)

Evento imprevisto e sfavorevole, che causa un danno per il cittadino paziente o per l’operatore sanitario. L’incidente comprende perciò anche l’evento avverso.

Imperizia

L’imperizia si può definire come una preparazione insufficiente o come un’inettitudine (inabilità) nella professione o arte, rispetto allo stato delle conoscenze corrente.

Imprudenza

L’imprudenza è il contrario di prudenza. Prudente è colui il quale, conoscendo i risultati dell’esperienza, è in grado di agire con previsione dell’evento che deriva dall’azione e prende quindi le misure necessarie a porlo al sicuro da insuccessi.

 

M

Miglioramento continuo

È così definito l’insieme delle attività intraprese in modo continuativo, nell’ambito di un’organizzazione, per accrescere l’efficienza e l’efficacia delle attività e dei processi a vantaggio sia dell’organizzazione, sia dei clienti. Si contrappone al miglioramento per innovazioni in quanto si propone di risolvere problemi di tipo occasionale attraverso il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i collaboratori dell’organizzazione.

Il miglioramento continuo segue il Kaizen (logica di comportamento che prevede avanzamenti di qualità continui senza operare cambiamenti radicali. I miglioramenti avvengono per piccoli passi, grazie all’azione di tutti gli operatori, che responsabilmente cooperano al miglioramento delle performances).

Monitoraggio

Processo basato sulla logica del PDCA con il quale si punta a prevenire ogni problema che potrebbe verificarsi e a garantire il conseguimento degli obiettivi prefissati. Tale scopo viene raggiunto attraverso la pianificazione delle attività (Plan), l’esecuzione delle stesse (Do), la verifica dei risultati prefissati (Check) e l’adozione di contromisure qualora tra essi sia stato rilevato uno scostamento (Act).

Tale processo è noto anche come Ruota di Deming.

 

N

Near miss

Si definisce near miss o quasi incidente qualsiasi evento, che avrebbe potuto causare un incidente o danno alla salute (malattia) o morte ma, solo per puro caso, non lo ha prodotto: un evento quindi che ha in sé la potenzialità di produrre un incidente.

Negligenza

Inosservanza del dovere di prestare assistenza, secondo lo specifico ruolo e le relative competenze, che provoca un danno alla persona da assistere.

Non conformità

In generale, con il termine non conformità è definito il mancato soddisfacimento di un requisito definito.

Normalizzazione della devianza (Normalization of Deviance)

Equivalente di “cultura delle basse aspettative” questa espressione descrive il graduale spostamento verso un giudizio di “normalità” di comportamenti “devianti”, ripetutamente osservati, quali ad esempio i comportamenti difformi “normali”, quando sono privati del loro significato di allerta finalizzato alla prevenzione del rischio (check di sicurezza non effettuati, allarmi ignorati) o dalla corretta e sicura esecuzione di procedure operative. Infatti in un sistema che abitualmente produce errori (scarsa tracciabilità del paziente e delle procedure eseguite, comunicazioni scorrette e imprecise fra i membridel team, carenza nel trasferimento di informazioni relative al percorso assistenziale), gli operatori diventano “resistenti” al cambiamento.

 

P

PDCA

Metodologia che guida il processo di mantenimento e miglioramento continuo applicabile a tutte le situazioni (in particolare al processo produttivo) che si realizza attraverso un’azione ciclica basata sulla reiterazione sequenziale delle 4 fasi della ruota di Deming:

Plan = pianificare, preparare a fondo

Do = fare ciò che si è deciso di fare nella 1° fase

Check = verificare i risultati confrontandoli con ciò che si è pianificato

Act = decidere di mantenere o correggere.

Pericolo

È la situazione o la causa potenziale di un danno per l’utente/cittadino/paziente o per l’operatore sanitario.

Performance

Azioni manifeste e oggettivabili di un soggetto (singolo o équipe) come espressione concreta e misurabile attraverso appositi indicatori delle abilità dello stesso. In ambito organizzativo le performance riguardano la risposta a mandati precisi e ad ambiti di lavoro riconosciuti in funzione della realizzazione del servizio/prodotto. Le performance sono il campo privilegiato dell’intervento formativo: il loro miglioramento può riguardare la sostanza oppure le modalità concrete di esecuzione. Migliorare la performance appartiene, nella logica dell’agire processuale, al campo del metodo (procedure, ecc.) e delle persone.

Probabilità

La probabilità di un evento rappresenta l’espressione quantitativa della frequenza con cui esso si verifica ed è calcolata come rapporto tra il numero di casi favorevoli (quelli in cui l’evento si verifica) ed il numero di casi possibili (il numero di volte che l’evento può verificarsi). Da un punto di vista strettamente statistico, la probabilità viene definita come “la frequenza relativa di un evento, i cui valori sono compresi nell’intervallo [0;1] dove 0 indica un evento impossibile e 1 un evento certo”.

Problema

Qualcosa che ci si presenta davanti e che offre opportunità diverse di approccio, lettura, soluzione (comprende sia l’accezione di “pericolo”, sia quella di “opportunità”).

Problemi assistenziali

Un problema assistenziale (Care Delivering Problem) è correlato direttamente all’erogazione dell’assistenza. Si verifica nel corso del processo assistenziale, di solito per azioni od omissioni degli operatori. Può essere classificato in due categorie principali:

  • assistenza deviata oltre i sicuri limiti della pratica
  • deviazioni con potenzialità (diretta o indiretta) di provocare un effetto avverso per il paziente, membri del personale o altri

Problem solving

Letteralmente “risoluzione del problema”. Il problem solving indica l’insieme dei processi atti ad analizzare, affrontare e risolvere positivamente situazioni problematiche.

Procedura (operativa)

Rappresenta una sequenza di azioni tecnico-operative attraverso cui il professionista eroga gli interventi assistenziali. Essa è l’unità elementare del processo assistenziale (costituito da N procedure). Può essere molto semplice (es: cateterismo vescicale) oppure estremamente complessa (es: chirurgia dell’aorta addominale).

La conformità della procedura dovrebbe essere definita da standard di competenza professionale.

Processo

Sequenza di attività interconnesse finalizzate alla realizzazione di un obiettivo predefinito.

Processo assistenziale

Rappresenta l’unità elementare del percorso assistenziale (costituito da N processi). In funzione del numero di strutture e di professionisti coinvolti nella sua erogazione il processo assistenziale può essere:

  • molto semplice, talora fino ad identificarsi nella procedura
  • estremamente complesso.

L’appropriatezza dei processi è correlata al grado di aderenza alle raccomandazioni cliniche.

Processo di gestione del rischio nell’assistenza sanitaria

Attività cliniche gestionali e amministrative intraprese per identificare, valutare e ridurre rischi e danni per pazienti, operatori e visitatori e il rischio di perdite per l’organizzazione stessa. (Joint Commission on Accreditation of Healthcare Organizations, 2000)

 

Q

Qualità

La qualità è data dalla capacità dell’assistenza sanitaria centrata sul paziente di soddisfarne i bisogni espressi ed impliciti, tenendo conto delle conoscenze professionali del momento e della loro provata efficacia, in funzione delle risorse disponibili. Da questo ne discende che la qualità dell’assistenza sanitaria comprende diverse dimensioni, alle quali gli attori del sistema attribuiscono un grado di importanza che può variare. Le dimensioni principali della qualità delle cure sono:

l’efficacia, l’efficienza, l’appropriatezza, l’accettabilità, l’accessibilità, la continuità, la sicurezza, la tempestività, e l’umanizzazione.

Qualità attesa

È costituita dalle caratteristiche che i cittadini si attendono di vedere espresse in un prodotto o servizio. Essa dipende prevalentemente dai bisogni impliciti, ovvero quelli dei quali il paziente non richiede esplicitamente la soddisfazione perché la ritiene scontata.

Qualità percepita

È il modo in cui i cittadini/utenti percepiscono le proprietà e le caratteristiche di un prodotto e/o di un servizio. Essa dipende dalle aspettative coscienti (espresse o implicite) e dalle supposizioni inconsce: gli utenti sono insoddisfatti quando la loro esperienza del servizio è inferiore alle loro aspettative o supposizioni. Le loro aspettative o supposizioni possono essere in relazione a un valore, a un modello ideale, a un servizio simile già fruito o a ciò che pensano sia possibile ottenere da un servizio, oppure a ciò di cui pensano di avere bisogno. La qualità percepita può essere valutata come dato complessivo o articolato su varie dimensioni.

Quick-alert

Comunicazioni periodiche redatte da un gruppo di esperti della Fondazione svizzera per la sicurezza dei pazienti sulla base delle segnalazioni di eventi critici o eventi avversi riferite all’interno del network delle organizzazioni appartenenti. I Quick-alert seguono il principio “dell’imparare dagli errori” potendo in questo modo prevenire il verificarsi di errori all’interno della propria organizzazione.

 

R

Rapporto (Report)

Schematizzazione statistica di dati e informazioni relativa all’andamento di un servizio o di uno o più indicatori, alfine di evidenziare punti di forza e di debolezza.

Reazione avversa a un farmaco

Risposta ad un farmaco, indesiderata, involontaria, nociva e non prevedibile che si verifica alle dosi normalmente giuste nell’uomo per la profilassi, la diagnosi, la terapia o per ripristinare, correggere o modificare le funzioni fisiologiche.

Revisione tra pari (Peer Review)

Attività collegiale di valutazione della performance professionale effettuata da esperti riconosciuti che sottopongono a revisione la documentazione clinica in base a criteri espliciti. L’attività è promossa su base volontaria fra professionisti della stessa categoria.

Riconciliazione terapeutica

La riconciliazione terapeutica (medication reconciliation) è la verifica sistematica della farmacoterapia. È un processo formale nel corso del quale il personale curante collabora con i pazienti ed i loro famigliari per assicurare che delle spiegazioni precise e complete sulla farmacoterapia siano comunicate di continuo e in maniera univoca alle interfacce di cura. La riconciliazione terapeutica necessita dell’elaborazione sistematica di una lista esaustiva di farmaci presi dal paziente e l’utilizzo conseguente di questa lista serve per garantire che i trattamenti aggiunti, modificati o interrotti siano valutati con la necessaria attenzione. Costituisce una delle componenti nella gestione dei farmaci e favorisce la presa di decisioni adeguate nel campo della prescrizione di farmaci.

Rischio (Risk)

Viene espresso come il prodotto della probabilità che accada un evento pericoloso (P) e la gravità delle possibili conseguenze (D): R = PxD. La stima del livello di rischio può essere realizzata in termini quantitativi attraverso dati 16ro balistici sia di occorrenza dell’errore sia di danno conseguente, e qualitativi, sfruttando l’esperienza ed il giudizio di personale ospedaliero.

Nel calcolo del rischio si considera anche la capacità del fattore umano di individuare in anticipo e contenere le conseguenze dell’evento potenzialmente dannoso (K).

Rischio nell’assistenza sanitaria

Probabilità di accadimento con produzione di danno di un determinato pericolo nei confronti di qualcuno o qualcosa, moltiplicato per la gravità del danno.

 

S

Salute

L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera la salute un diritto, risultato di una serie di determinanti di tipo genetico, sociale, ambientale ed economico. La salute viene definita come “uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”.

Segnalazioni obbligatorie (Mandatory reporting)

Sistemi di segnalazione istituiti e/o regolamentati da norme che prevedono la rilevazione di specifici eventi critici / avversi.

Segnalazioni volontarie

Sistemi di segnalazione non regolati da norme caratterizzati dalla rilevazione spontanea di qualunque tipo di evento critico / avverso.

Sicurezza del paziente (Patient safety)

Dimensione della qualità dell’assistenza sanitaria, che garantisce attraverso l’identificazione, l’analisi e la gestione dei rischi e degli incidenti possibili per i pazienti, la progettazione e l’implementazione di sistemi operativi e processi che minimizzano la probabilità di errore, i rischi potenziali e i conseguenti possibili danni ai pazienti.

La Fondazione svizzera per la sicurezza dei pazienti definisce la sicurezza del paziente come assenza di eventi avversi.

Sistema

Complesso di fattori intercorrelati, umani e non, che interagiscono per raggiungere uno scopo comune.

Per sistema sanitario si intende l’insieme delle attività il cui scopo primario è quello di promuovere, recuperare o mantenere lo stato di salute.

Sistema di gestione del rischio (Risk Management)

La cultura, la struttura, i processi che hanno lo scopo di gestire efficacemente effetti negativi e opportunità di miglioramento (Standard Association of Australia, 1999 mod.).

Sistema di segnalazione degli eventi critici (Critical Incident Reporting System, CIRS)

È una modalità di raccolta delle segnalazioni degli eventi critici, eventi avversi, error, near miss, rischi e condizioni non sicure, effettuate volontariamente oppure obbligatoriamente dagli operatori. Il sistema di segnalazione degli eventi critici ha le seguenti caratteristiche:

  • non punitivo: chi segnala non è oggetto di ritorsioni o punizioni, come risultato della propria segnalazione;

  • confidenziale: l’identità del paziente, di chi segnala e delle istituzioni coinvolte non è mai rilevata a terzi;

  • indipendente: il sistema non dipende da alcuna autorità con potere di punire chi segnala o l’organizzazione coinvolta nell’evento;

  • analizzato da esperti: le segnalazioni sono valutate da esperti in grado di capire le circostanze e formati per riconoscere le cause sistemiche sottostanti;

  • tempestivo: le segnalazioni sono analizzate tempestivamente e le raccomandazioni sono diffuse rapidamente tra gli interessati, specialmente nel caso di eventi gravi;

  • orientato al sistema: fornisce informazioni al fine di produrre raccomandazioni per il cambiamento nei sistemi, nei processi o nei prodotti;

  • rispondente: chi raccoglie le segnalazioni deve essere in grado di diffondere le raccomandazioni e promuoverne l’applicazione nell’organizzazione.

Sistemi ad alta affidabilità (High Reliability Organizations - HROs)

Sistemi ed organizzazioni che operano in condizioni di elevato rischio ma che hanno pochi selezionati eventi avversi, quali ad esempio i sistemi di controllo del traffico aereo e gli impianti di produzione di energia nucleare. Nella letteratura sulla sicurezza del paziente, le organizzazioni ad alta affidabilità vengono considerate per la capacità di garantire prestazioni efficaci e di sicurezza con risultati vicini ad errore zero (e non soltanto superiori alla media) nonostante operino in ambienti imprevedibili ed in organizzazioni intrinsecamente rischiose.

SMART

SMART è l’acronimo che evidenzia le caratteristiche degli obiettivi:

  • S come Specifico (deve concentrarsi su un tema e non riferirsi ad aspetti generali)

  • M come Misurabile (deve essere quantificabile e osservabile/controllabile)

  • A come Ambizioso (deve stimolare impegno e sforzi per il suo raggiungimento)

  • R come Realistico (deve essere raggiungibile a fronte delle risorse assegnate)

  • T come Tempificato (deve essere definita la scadenza)

Soglia (o Valore di soglia)

Valore predeterminato dell’indicatore che divide in due sotto insiemi di diverso significato (esempio: accettabile/rifiutabile) l’insieme dei possibili valori dell’indicatore stesso.

Sorveglianza

Monitoraggio nel tempo di un fenomeno, che utilizza tutte le fonti informative disponibili, in particolare i flussi informativi correnti e i sistemi di rilevazione istituiti ad hoc.

Spia di evento avverso (Adverse event trigger)

Dato clinico relativo al paziente che indica, con una probabilità ragionevole, che è avvenuto o che sta accadendo un evento avverso.

Standard

Lo standard è l’enunciazione di un’aspettativa (comportamento atteso) che identifica quali strutture e processi debbano essere sostanzialmente adottati e applicati da un’organizzazione al fine di migliorare la qualità dell’assistenza.

 

T

Tracciabilità

È la possibilità di risalire il processo da valle a monte, dalla fine fino alla sua origine. È la capacità di risalire alla storia, all’utilizzazione o all’ubicazione di ciò che si sta considerando.

 

V

Valutazione del rischio (Risk Assessment)

Processo di identificazione dello spettro dei rischi, intrinseci ed estrinseci, insiti in un’attività sanitaria, di analisi e misura della probabilità di accadimento e del potenziale impatto in termini di danno al paziente, di determinazione del livello di capacità di controllo e gestione da parte dell’organizzazione, di valutazione delle opportunità, in termini di rischio/beneficio e costo/beneficio.

Per assicurare la considerazione di tutti i rischi è utile adottare un approccio multidisciplinare.

Violazioni

Si determinano per deliberato allontanamento dalle regole di pratica o di procedura (Reason 1993). Si tratta di azioni deliberate: l’individuo ha scelto di non rispettare le regole. Si differenziano dagli errori rule-based in quanto c’è consapevolezza di operare in maniera difforme da quanto stabilito, mentre nel caso degli errori non c’è intenzionalità.

A seconda delle motivazioni possono essere classificate in:

  • violazioni della routine: quando si adottano abitualmente scorciatoie fra le fasi di un compito e queste sono accettate in ambito operativo e talvolta anche in sede gestionale;

  • violazioni ragionate: sono occasionali consapevoli allontanamenti da procedure per una ragione valida;

  • violazioni per non-curanza: sono deviazioni deliberate, senza una valida ragione, anche se non si intende fare danno;

  • violazioni per dolo: sono deviazioni deliberate dai protocolli e includono atti di sabotaggio.

URGENZE PICCHETTO MEDICO
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